Accadde oggi…

Poco meno di due anni dopo la firma del patto Molotov-Ribbentrop (agosto 1939), con il quale la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin si promettevano un atteggiamento reciproco di non aggressione, il 22 giugno 1941 i tedeschi, spinti dalla propaganda del Führer, decidono di aprire un fronte a Est e attaccare i russi. L’operazione Barbarossa, dal nome dell’Imperatore tedesco del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa, fu l’atto che concretizzò la dichiarazione di guerra che Ribbentrop aveva inviato ai russi il giorno precedente.

Il fronte orientale fu il più grande teatro bellico della seconda guerra mondiale, in cui persero la vita milioni di soldati.

Fu, tuttavia, un’arma a doppio taglio per il Terzo Reich, se si considera che l’impiego di uomini e mezzi per la conquista del Lebensraum (spazio vitale) a Est assorbì le energie per attaccare e difendersi sul fronte occidentale. Quando, ad esempio, gli Alleati sbarcarono sulle coste di Normandia il 6 giugno 1944 (D-Day), le forze naziste erano ormai insufficienti per resistere all’avanzata anglo-americana verso Parigi.

Conseguenze che, ancora una volta, Hitler non era stato capace di immaginare.