Cos'è
L’integrazione della quota socio-assistenziale della retta a carico dei Comuni è assunta, nell’ambito delle risorse economiche a disposizione e nel rispetto degli equilibri di bilancio, nei confronti delle persone che sono nella necessità di un inserimento residenziale, certificata dal medico competente e da un servizio specialistico pubblico, e non risultano in grado di provvedere alla copertura totale o parziale della retta di ricovero.
Il Servizio Sociale del Comune verifica preventivamente l’effettiva impossibilità del mantenimento dell’anziano o dell’inabile nel suo ambito familiare, anche tramite il ricorso agli altri servizi di rete, con particolare riferimento ai servizi di assistenza domiciliare, assistenza domiciliare integrata, centri diurni e assegni di cura.
La scelta della struttura residenziale è concordata con il Comune di residenza, privilegiando le strutture convenzionate e che presentano il costo più vantaggioso per l’ente fatta salva l’appropriatezza dell’intervento. Nel caso in cui l’utenza o chi la rappresenta giuridicamente si mostri indisponibile a ciò, il limite massimo dell’integrazione comunale non supererà comunque il valore della quota sociale della struttura proposta dall’Ente. La misura dell’intervento economico integrativo comunale è stabilita come differenza tra il valore della quota sociale della struttura presso cui è inserita la persona assistita e la quota da essa sostenibile definita nel progetto personalizzato.