Dopo il successo riscosso, lo spettacolo torna in scena con una replica a grande richiesta. Nell’area dell’ex-Manicomio Antonini, la rappresentazione sarà in programma nel mese di giugno 2026.
Affluenza record per lo spettacolo “Noi siamo quelle che chiamano matte” (regia di Daniela Iotti) proposto dalla compagnia “i Fuori di testo” di Briosco, che ha riscosso un enorme successo di pubblico durante la sua “prima” il 13 settembre, tanto da voler offrire una replica alla cittadinanza. La replica è in programma a giugno 2026, all’aperto, nel suggestivo contesto del Parco dell’Antonini, con le scenografie viventi della Villa Pusterla Crivelli.
La volontà dell’Amministrazione comunale e degli organizzatori è quella di portare in scena la rappresentazione all’aperto, nella cornice della Villa, così che lo spettacolo possa esprimere tutto il suo potenziale e valorizzare lo storico luogo di cura dell’Antonini. La programmazione a giugno permetterà a tutti di godere di uno spettacolo “da pazzi”.
“I contenuti dello spettacolo e la qualità della recitazione – ha detto il Sindaco di Limbiate Antonio Romeo – meritano una replica per il pubblico che non ha potuto partecipare, ma anche una riproposizione perché consentono di riflettere e comprendere il lavoro che si sta svolgendo nelle strutture di Mombello, un luogo ricco di storia da valorizzare. Non solo, questa area con la prossima apertura di due Rems e con gli insediamenti presenti ha molto da offrire per la salute mentale. Per questo le due serate teatrali non sono solo uno spettacolo, ma un tassello fondamentale del nostro progetto di riqualificazione.”
Una proposta culturale per sostenere la riqualificazione della storica area di cura.
Il Manicomio di Mombello, o Ospedale “Antonini” (storico direttore e luminare della psichiatria italiana), ha da sempre avuto una vocazione “riabilitativa”, ospitando persone con disturbi psichiatrici in una certa fase di compenso che potevano svolgere attività di ergoterapia, ma anche attività risocializzanti di tipo artistico quali il teatro. Il teatro è stato anche un mezzo comunicativo rilevante ai tempi del movimento di chiusura dei manicomi italiani guidato dal dottor Franco Basaglia, per i suoi slanci e potenzialità creative ed i messaggi di libertà che può dare.
Lo spettacolo
Questa rappresentazione che, insieme allo spettacolo teatrale della Compagnia “I fuori di testo”, vedrà anche la partecipazione della della APS “Corpo musicale San Luigi” di Briosco, si propone di parlare ai cittadini limbiatesi e agli operatori sanitari della salute mentale, per fare emergere domande sul senso della cura psichiatrica, del ricovero “più o meno” a vita… delle possibilità di speranza nella cura delle malattie psichiatriche.
Uno spettacolo coinvolgente e drammatico che parla di storie di donne internate alla Salpetriere di Parigi nell’800 quando l’isteria metteva in scacco i migliori neurologi dell’epoca che non riuscivano a trovare la causa organica della malattia. Queste donne racconteranno sulla scena le loro storie, i loro drammi, i loro traumi nei legami con le persone importanti della loro vita. Una di loro ha un dono “particolare”, riesce a comunicare con le anime dei defunti ed è stata ricoverata perché ritenuta “pazza”, ma la sua storia prenderà una piega del tutto particolare…
Il gruppo culturale e Mombello
Mombello Im-pazza è un gruppo culturale costituito da amici che operano nell’ambito sanitario della salute mentale e nell’ambito di attività artistiche quali il teatro e le arti figurative. Nasce nel 2025, dal desiderio, condiviso con il Comune di Limbiate e il Sindaco Antonio Romeo, di valorizzare con iniziative culturali l’area dell’ex-manicomio di Mombello, dove attualmente vi sono la Villa Pusterla Crivelli (abitata da Napoleone e le sorelle), sede della Scuola Agraria, il Centro Diurno per Anziani Papa Wojtyla, la Residenza Sanitaria per Disabili Beato Papa Giovanni XXIII, il Centro di Accoglienza Straordinaria per migranti, la Chiesa cristiano-ortodossa, le due REMS in costruzione, l’AVIS, la Croce d’Argento, l’associazione “Il Montebello APS”, Fondazione Eris e il SerD di ASST Brianza, ma anche molti padiglioni attualmente abbandonati.
Lo scopo di Mombello Im-pazza, che, dal suo etimo toscano “impazzare”, significa “fare chiasso, fare rumore”, ma anche “bramare di avere” e “impazzire di gioia”, “perdere senno”, vuole rilanciare un modo di fare cultura “esplosivo” e creativo che valorizzi il patrimonio storico e clinico presente nella città di Limbiate a partire dall’area di Mombello. Infatti qui aveva sede uno degli Ospedali psichiatrici più grandi d’Italia, sorto nel 1865, da un nucleo iniziale di 300 pazienti trasferiti dallo storico Manicomio milanese della Senavra.
L’iniziativa è organizzato dal Comune di Limbiate e APS “Corpo musicale San Luigi” di Briosco, con la collaborazione della APS “Tanto più”, dell’associazione “Il Montebello” e della Scuola Agraria “IIS Luigi Castiglioni” di Limbiate, per l’accoglienza, gli aspetti organizzativi, la manutenzione degli spazi.