IV Novembre: il discorso del Sindaco e degli studenti

Domenica 6 novembre 2022 si sono svolte le celebrazioni della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, con la partecipazione delle autorità civili e militari, delle associazioni di ex combattenti e della Banda “Corinna Bruni” che ha accompagnato il corteo lungo via Piave per assistere alla Santa Messa alla Chiesa di San Giorgio.

Il Sindaco Antonio Romeo ha voluto parlare ai cittadini con un discorso interamente ispirato al lavoro degli studenti delle scuole di Limbiate, rendendoli protagonisti di una commemorazione importante come il IV Novembre. Il Sindaco ha letto alcune delle frasi ed idee che i ragazzi hanno sviluppato in classe insieme ai loro insegnanti, rimarcando l’importanza di trasmettere i valori sociali e culturali del nostro Paese alle nuove generazioni. Riportiamo di seguito il discorso integrale del Sindaco Romeo.

Buongiorno a tutti,

oggi ci riuniamo per ricordare la fine della prima guerra mondiale, rendere omaggio a quanti sono caduti durante quel devastante conflitto e soprattutto per ribadire l’importanza della pace.

Dobbiamo ricordarci che la guerra non è stata sconfitta del tutto e che purtroppo ci sono ancora tante persone, spesso giovanissime, che sono costrette a lasciare la propria famiglia e la propria casa per salvarsi o per andare a combattere.

Come sapete, una delle missioni a cui tengo di più come Sindaco è quella di lavorare con i ragazzi per costruire i cittadini di domani. Venerdì ho celebrato con le scuole la ricorrenza del IV novembre ed ascoltato con grande interesse la loro voce, espressa attraverso i lavori che hanno presentato durante il giro dei monumenti.

Voglio leggervi alcuni dei loro contributi perché sono convinto che esprimano al meglio il significato di questa giornata, come quello di tutte le giornate istituzionali che assumono ancora più importanza quando riescono a suscitare delle riflessioni:

  • “Ho scelto la parola mondo perchè per essere tutti felici bisogna migliorarlo, per esempio aiutando le persone che sono in difficoltà”
  • “Ho scelto la parola pace perchè serve a tutto e a tutti: se non ci fosse la pace nessuno di noi potrebbe vivere libero”
  • “La violenza nel mondo non deve esistere: chi sceglie la violenza paga le conseguenze, ma non è l’unico perchè le conseguenze le pagano tutti”
  • “Ho scelto la parola provare perchè se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo continuare a provare, anche se ci sentiamo soli”
  • “Credere è come sperare: io credo che la guerra finisca, credo che non ci saranno più morti e credo anche che non ci saranno più case distrutte. Io ci credo.”

Anche io ci credo! Credo in questi ragazzi, credo che il nostro lavoro attuale debba essere volto a consegnargli un mondo più giusto, credo che con l’impegno di tutti si possa migliorare, credo nella capacità di cambiare le cose così come ci credono loro.

Credo sia necessario non perdere la fiducia, credo nelle nostre Forze Armate, che tutti i giorni sono impegnate nelle attività più disparate e senza le quali il nostro Paese non sarebbe lo stesso.

Celebrare le forze armate oggi vuol dire riconoscere il loro lavoro per assicurare la pace in ogni angolo del mondo. Una missione non semplice che porta con sé rischi altissimi, non sempre riconosciuti da quanti, come noi, hanno la fortuna di “vivere in pace”.

Vorrei ricordare in particolare i caduti di Nassiriya  del 12 novembre 2003, che 19 anni fa hanno perso la vita in un attentato, e vorrei, infine, ricordare anche chi opera per la pace senza impugnare le armi, come diplomatici e ambasciatori come Luca Attanasio, disposti a dare la propria vita per il bene degli altri.

Chiudo con un altro estratto del lavoro dei ragazzi:

…la pace deve essere l’unico obiettivo, l’unico vero ideale per noi ragazzi, che abbiamo la fortuna di non aver mai visto la guerra con i nostri occhi.

Grazie a tutti.

Guarda la gallery delle celebrazioni di domenica 6 novembre –> clicca qui.

Guarda la gallery del giro dei Monumenti cittadini insieme alle scuole –> clicca qui.