Accadde oggi…

“Sua Maestà il Re e Imperatore ha accettato le dimissioni dalla carica di Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato di Sua Eccellenza il Cavaliere Benito Mussolini, ed ha nominato Capo del Governo, Primo ministro, Segretario di Stato, il Cavaliere, Maresciallo d’Italia, Pietro Badoglio” 

Nel pomeriggio del 24 luglio 1943 si riunì il Gran Consiglio del Fascismo in una seduta che si protrasse fino al mattino del giorno successivo. Le sorti dell’Italia e del suo futuro assetto politico dipendevano dalla votazione sull’ordine del giorno proposto dal gerarca Dino Grandi: la deposizione di Benito Mussolini.

Dopo 21 anni il regime del Duce – che già aveva mostrato segni di cedimento – si sgretolava di fronte alle diciannove alzate di mano che stabilirono la sua caduta (contro i 7 voti contrari e 1 astenuto). L’indomani, domenica 25 luglio, dopo essersi recato per un colloquio con il Re Vittorio Emanuele III a Villa Savoia, Mussolini venne arrestato da cinque carabinieri per le sue responsabilità relative al secondo conflitto mondiale; la notizia non venne diffusa fino a sera, quando la radio interruppe le trasmissioni per comunicare le dimissioni di Mussolini e la nomina a Capo del Governo del Maresciallo Pietro Badoglio, ex Capo di Stato maggiore dimessosi nel 1940.

Mussolini fu trasferito dapprima sull’isola di Ponza, poi alla Maddalena e, infine, sul Gran Sasso; qui venne successivamente liberato da un commando inviato da Hitler, che voleva far rinascere il fascismo. Ciò che si venne a creare fu la Repubblica Sociale Italiana, chiamata anche Repubblica di Salò dal nome della cittadina sul lago di Garda dove avevano sede i ministeri della nuova R.S.I.; anch’essa, tuttavia, capitolò due anni dopo, il 25 aprile 1945.