Accadde oggi…

Il 27 settembre 1943 è la data che segna l’episodio storico di insurrezione popolare durante la seconda guerra mondiale.

L’insurrezione, che ebbe luogo a Napoli, durò per quattro giorni (da qui il nome “Quattro giornate di Napoli”) e portò alla liberazione della città dalle forze tedesche e fasciste: a scontrarsi furono numerosi civili, coadiuvati dai militari fedeli al Regno del Sud, e militari nazifascisti.

In realtà i primi malumori popolari erano emersi subito dopo l’Armistizio di Cassibile, che rappresentò dunque l’occasione per organizzarsi (considerano che le truppe, in tutta Italia, dopo l’armistizio erano allo sbando) e ribellarsi all’occupazione che perdurava ormai da anni; la città di Napoli fu inoltre teatro di numerosi bombardamenti, che contribuirono a creare disordine in città insieme alle diserzioni di molti ufficiali. Non restava altro che l’insurrezione: i civili erano chiamati a scegliere tra la sopravvivenza mediante la lotta e la deportazione nei campi tedeschi.

Puntualmente il 27 settembre, dopo diversi tumulti nei giorni precedenti, cominciò l’assedio contro i nazifascisti che durò fino al 30 settembre. Il tempismo di inizio dei combattimenti fu perfetto, perché negli stessi frangenti si registrava l’avanzata degli Alleati anglo-americani: il 1° ottobre 1943 i primi carri armati alleati entrarono in una città già liberata, mentre le truppe del generale Kesselring avevano concluso la propria ritirata. Il piano di Hitler di ridurre in fumo e cenere Napoli fallì, come fallì del resto il suo piano di conquista dell’Europa.