Accadde oggi…

“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense”
Divina Commedia – Inferno, V, 100-107

Nato a Firenze nel 1265, Dante Alighieri rappresenta uno dei maggiori poeti italiani ed è ritenuto il padre della lingua italiana moderna grazie all’uso, nella prosa e nella poesia, del ”volgare”. La Divina Commedia è sicuramente la sua opera più conosciuta, ma tra la sua vasta produzione si annoverano opere come La Vita Nova, il Convivio, il De Vulgari Eloquentia e numerosi altri sonetti ed epistole.

Dante visse in prima persona le vicende politiche della sua città in un’epoca di grande fermento.

La divisione tra Guelfi e Ghibellini all’interno di Firenze aveva visto la vittoria della prima parte e l’esilio della seconda nel 1267. Anche tra i vincitori, tuttavia, si creò divisione: i Bianchi, legati alla famiglia di mercanti Cerchi, e i Neri, fedeli alla famiglia Donati. Schierato moderatamente dalla parte dei Guelfi Bianchi e divenuto uno dei sette priori di Firenze, Dante era fortemente contrario alle mire espansionistiche di Papa Bonifacio VIII.

Il Poeta condannava il pontefice per la sua condotta morale, che considerava come l’emblema della decadenza dell’intera Chiesa, e contestava il suo appoggio al rientro a Firenze dei Guelfi Neri, uno dei motivi che comportarono il suo esilio dalla città toscana.

Nel 1301, sotto ordine del Papa, Carlo di Valois entrò a Firenze e, con lui, i capi Neri che rovesciarono gli equilibri politici della città. Nel frattempo Dante, assieme ad altri esponenti del partito Bianco, venne inviato a Roma per non fare più ritorno nella sua città natale.

Da quel momento cominciò l’esilio di Dante Alighieri, che lo portò a fare tappa in diverse regioni d’Italia. Soggiornò notoriamente a Verona, presso Cangrande della Scala, che sognava di creare uno Stato Ghibellino nell’Italia settentrionale. Nel 1318 Dante lasciò Verona e si stabilì a Ravenna, ospite di Guido Novello da Polenta, dove portò a compimento la Commedia.

Dopo un viaggio a Venezia in veste di ambasciatore, il Poeta morì a Ravenna nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.

CONTRIBUTI MULTIMEDIALI: 

La vita di Dante Alighieri – YouTube

Dante Alighieri e la Divina Commedia – YouTube

Alessandro Barbero racconta Dante e l’amore – YouTube

Aldo Onorati – Perché Virgilio – Curiosità su Dante Alighieri – Le Pillole della Dante – YouTube

Dante Alighieri in 3 minuti – Fantateatro – YouTube

La tomba di Dante – Meraviglie – YouTube