Accadde oggi…

Torna l’appuntamento annuale con la Settimana Nazionale della Dislessia, organizzata da AID in concomitanza con la European Dyslexia Awareness Week, promossa dalla European Dyslexia Association (EDA).

L’iniziativa, giunta quest’anno alla VII edizione, si svolgerà dal 3 al 9 ottobre 2022 in modalità mista, ovvero sia online sia con incontri in presenza.

Quello dei DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) è un mondo articolato, pieno di sfaccettature da scoprire e valorizzare. AID è impegnata su questo fronte da oltre 20 anni, realizzando attività di formazione, informazione, ricerca, promozione dei diritti e dell’autonomia. L’obiettivo della settimana nazionale della dislessia è sensibilizzare l’opinione pubblica sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, con una riflessione ampia, dalla scuola, all’università alla sfera degli adulti e del lavoro.

I DSA sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.

In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i DSA si dividono in:

DISLESSIA: disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo;

DISORTOGRAFIA: disturbo specifico della scrittura che si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica;

DISGRAFIA: disturbo specifico della grafia che si manifesta con una difficoltà nell’abilità motoria della scrittura;

DISCALCULIA: disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.

Questi disturbi  dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo. Non sono causati né da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali. In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta, anche se si stima che ci sia almeno un alunno con un DSA per classe. Leggere, scrivere e calcolare per noi sono atti così semplici ed automatici che risulta difficile comprendere le difficoltà che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici. Spesso questi ragazzi vengono erroneamente considerati svogliati e la loro intelligenza spiccata dà il via a valutazioni come “è intelligente ma non si applica”. Questi ragazzi non hanno problemi cognitivi legati alla comprensione e, al di là dello studio, sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.