Accadde oggi…

Il 10 luglio 1976, presso lo stabilimento dell’azienda chimica ICMESA di Meda, avvenne un grave incidente che causò la fuoriuscita di diossina TCDD, una tra le sostanze più nocive.

L’incidente passò alla storia come “Disastro di Seveso“.

A causa di una avaria al sistema di controllo del reattore la temperatura salì oltremodo, modificando le modalità di reazione e comportando una massiccia produzione di diossina, che fuoriuscì sotto forma di nube tossica e fu trasportata dal vento verso sud-est. Ad essere investite dalla nube furono i Comuni limitrofi di Meda, Desio, Limbiate, Cesano Maderno e in particolar modo Seveso. La nube tossica ebbe effetti molto forti: non vi furono morti, ma l’intera zona dovette essere evacuata e sottoposta successivamente a grandi lavori di decontaminazione. Gli effetti sulla salute sono tuttora oggetto di studio, in quanto la vegetazione circostante morì a causa dell’effetto diserbante della diossina; lo stesso accadde a molti animali, che furono contaminati e dovettero essere abbattuti.

Negli umani sono stati mostrati legami tra la contaminazione da diossina e alcuni disturbi, specialmente nella popolazione femminile; nel periodo successivo al disastro si arrivò addirittura ad autorizzare “aborti terapeutici” (al tempo l’aborto era vietato) per le donne della zona che ne avevano fatto richiesta. Per il resto, i sintomi principali conseguenti l’incidente furono infiammazione, bruciore e dermatosi dovuta all’esposizione al cloro. La notizia del disastro, tuttavia, fu comunicata dai giornali solamente una settimana dopo.

Il disastro di Seveso, secondo la classifica stilata nel 2010 dal periodico Time, si trova all’ottavo posto tra i peggiori disastri ambientali di sempre.