Accadde oggi…

La mattina del 12 agosto 1944, a Sant’Anna di Stazzema (Lucca), località che accoglieva molti sfollati della guerra, i nazisti perpetuarono un terribile eccidio nei confronti di tutta la popolazione civile che ivi risiedeva.

Al mattino le divisioni delle SS salirono verso la città, mentre altre divisioni (tra le quali alcune austriache) chiudevano ogni via di fuga: se gli uomini di Sant’Anna si rifugiavano nei boschi per evitare la deportazione, donne, anziani e bambini restavano nelle loro case convinti che, in quanto civili, nulla sarebbe accaduto loro. Purtroppo, però, l’ideologia nazista e le fatiche della guerra avevano cancellato dalla mente dei tedeschi ogni sorta di umanità e moralità: i soldati nazisti, al comando degli ufficiali, rastrellarono tutti i civili e li chiusero all’interno delle case e delle stalle, uccidendoli successivamente a colpi di mitra e di rivoltella, con bombe a mano e con incendi.

I morti furono almeno 560, tra cui circa 130 erano soltanto bambini: la vittima più giovane, Anna Pardini, era una neonata di venti giorni. Un’immagine sufficiente a raccontare la crudezza dell’accaduto e la gravità di questo atto terroristico premeditato. Solo nel 2004 venne celebrato il processo, che vide imputati una decina di ex ufficiali per i quali fu chiesto l’ergastolo; al momento della sentenza, che venne confermata nel 2007 per Sommer, Rauch e Gropler , i gerarchi nazisti avevano già superato la soglia degli 80 anni.

A Sant’Anna di Stazzema è stato istituito, con la Legge 381/2000, il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema per ricordare tutte le vittime del tragico evento.