Accadde oggi…

Data storicamente importante, quella del 24 ottobre. Nello stesso giorno, a distanza di un anno, si svolsero due importanti battaglie della Grande Guerra: la battaglia di Caporetto nel 1917 e quella di Vittorio Veneto nel 1918.

La prima fu probabilmente la più grande disfatta dell’esercito italiano, combattuta sulle sponde dell’Isonzo dal Regio Esercito Italiano contro le truppe austro-ungariche e tedesche. La posizione di Caporetto, che apriva la strada verso la zona del friulano, era altamente strategica: qui gli eserciti rivali si scontrarono duramente, ma quello comandato da Luigi Cadorna andò incontro ad una pesante sconfitta a causa della confusione generatasi tra gli alti ufficiali. A questa confusione si aggiunse lo scarso addestramento dei militari italiani, che si ritrovarono a maneggiare l’artiglieria senza la dovuta preparazione. Gli scontri continuarono fino ai primi giorni di novembre (12 novembre), quando il Regio Esercito optò per la ritirata verso il Piave.

Le ferite dei combattimenti furono profonde: oltre un milione di civili fu vittima di un esodo forzato, circa 10-15 mila militari morirono e 250.000 vennero fatti prigionieri.

La seconda battaglia, quella di Vittorio Veneto, fu invece l’ultimo scontro armato tra Regio Esercito Italiano e Impero austro-ungarico: questa volta, però, il risultato fu positivo per lo schieramento italiano e degli alleati. Il 24 ottobre 1918 il R.E.I., con l’appoggio di Francia, Regno Unito e Stati Uniti, iniziò l’offensiva contro gli austro-ungarici, i quali solo pochi mesi prima (giugno 1918) avevano fallito un attacco sul Piave e sul Grappa grazie alla tenace resistenza italiana. L’esercito austro-ungarico, che aveva iniziato a mostrare segni di cedimento, questa volta non poté tener testa: gli italiani si aprirono un varco verso Trento e Trieste, portando a termine vittoriosamente la guerra. Il 3 novembre 1918, presso Villa Giusti (Padova), venne firmato l’armistizio.