Accadde oggi…

Domenica 23 novembre 1980, alle 19.30 circa, un sisma di magnitudo 6,9 colpisce il distretto geografico dell’Irpinia (già vittima di altre scosse nel corso dei secoli) con epicentro a Castelnuovo di Conza (Salerno).

La scossa, che passerà alla storia come “terremoto dell’Irpinia del 1980“, fu terribile: ad essere interessata fu sostanzialmente l’intera area centro-meridionale della penisola, colpendo numerosi comuni (Napoli, Avellino, Salerno, Foggia, Potenza, Matera, Benevento, Caserta). Il numero delle vittime, secondo le fonti più accreditate, raggiunse quasi quota tremila e il numero degli sfollati salì a 280.000. A causa dell’interruzione delle telecomunicazioni e della vastità delle zone colpite non si riuscì a comprendere da subito la gravità del terremoto, che venne fuori solo nei giorni successivi.

Ad aggravare la situazione il ritardo nei soccorsi, denunciato pubblicamente dal Presidente della Repubblica Pertini; il discorso del Capo dello Stato riuscì perlomeno a mobilitare molti volontari, che si fecero carico della missione di soccorso e accorsero nelle zone colpite cercando di arginare il dramma.

Da sottolineare come, una volta diffusa la notizia del terremoto, molti paesi si adoperarono per prestare aiuto inviando squadre e fondi economici per le operazioni di salvataggio.

Una curiosità: il cantautore napoletano Pino Daniele scrisse una canzone (“È sempre sera”) dedicata al terremoto definendo il 1980 come un “anno che non si può scordare”; la canzone dura poco più di un minuto, come la forte scossa che colpì l’Irpinia quel 23 novembre.

Il 1980 rimane per la nostra storia un anno che non si può dimenticare.