Centenario del Milite Ignoto

Il Comune di Limbiate si unisce alle celebrazioni del Centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria: 4 novembre 1921 – 4 novembre 2021

Esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Per l’occasione il Comune di Limbiate ha organizzato diversi momenti per celebrare l’anniversario coinvolgendo la cittadinanza, le scuole e le associazioni del territorio.

Nella mattina del 4 novembre avrà luogo il consueto giro dei monumenti (programma completo sul manifesto) insieme alle scuole e alle Autorità con la deposizione delle corone d’alloro, mentre in serata alle ore 20.30 al Teatro comunale di Limbiate (via Valsugana, 1) si svolgerà la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto, come da deliberazione di Consiglio Comunale n. 24 del 16 luglio 2021, l’esibizione del coro dell’Associazione Nazionale Alpini, la consegna delle medaglie d’onore ai discendenti dei caduti limbiatesi nella Grande Guerra, la proiezione del video della storia del Milite Ignoto e alcuni momenti di dibattito e riflessione. È prevista invece per la mattina del 7 novembre la deposizione della corona al monumento presso il Municipio e il seguente corteo lungo via Piave fino alla chiesa di San Giorgio; per l’occasione sarà “svelata” la targa della Cittadinanza Onoraria posizionata in via Milite Ignoto.

Programma della serata al Teatro comunale:

  • Saluti delle Autorità
  • Proiezione del video-documentario dell’Istituto Luce sul viaggio del Milite Ignoto
  • Cori dell’Associazione Nazionale Alpini che ripercorrono i momenti salienti della Grande Guerra
  • Conferimento della Cittadinanza Onoraria al Milite Ignoto
  • Consegna delle Medaglie d’onore ai discendenti dei caduti limbiatesi nella Grande Guerra
  • Inno nazionale

Giovedì 4 novembre presso Teatro Comunale, ore 20.30: Ingresso libero. Accesso consentito solo con green pass.
Info: | 02 99097-335/657 | servizi.culturali@comune.limbiate.mb.it

Clicca per leggere la brochure sulla storia del Milite Ignoto

La storia in breve
Dopo la 1° guerra mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto armi in pugno. In Italia l’allora Ministero della guerra dette incarico ad un’apposita commissione di esplorare tutti i luoghi nei quali si era combattuto e di scegliere una salma ignota e non identificabile per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare.

Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui venne operata la scelta tra undici bare identiche. A guidare la sorte fu chiamata una popolana di Trieste, Maria Bergamas, il cui figlio Antonio – disertore dell’esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato.

Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei Caduti, con il Re in testa, e le Bandiere di tutti i reggimenti attesero l’arrivo del convoglio nella Capitale e mossero incontro al Milite Ignoto per rendergli solenne omaggio. Il Feretro fu poi scortato da un gruppo di dodici decorati di Medaglia d’Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico.

L’epilogo avvenne il 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia.

Più di trecentomila persone accorsero per quel giorno a Roma da ogni parte d’Italia e più di un milione di italiani fece massa sulle strade della Capitale. Il corteo avanzò lungo Via Nazionale, lungo la quale erano rappresentati i soldati di tutte le armi e di tutti i servizi dell’Esercito. Dinanzi al gran monumento, in piazza Venezia, uno smisurato picchetto fu schierato in quadrato, mentre 335 Bandiere dei reggimenti attendevano il Feretro. Prima della tumulazione, un soldato semplice pose sulla bara l’elmetto da fante. I militari presenti e i rappresentanti delle nazioni straniere erano sull’attenti, mentre tutto il popolo in ginocchio. Il feretro del Milite Ignoto veniva quindi inserito nel sacello e così tumulato presso quel monumento che poteva ora ben dirsi Altare della Patria.