Le sezioni che seguono saranno aggiornate man mano con le nuove informazioni per seguire gli sviluppi del progetto di recupero della Villa.

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La Villa Rasini-Medolago, vincolata ex L. 1089/39 con Decreto n. 546 del 23/03/1977, ed assoggettata pertanto a tutela ai sensi della parte II Titolo I del Dlgs. N. 42/2004, rientra nel perimetro del Nucleo di Antica Formazione, quale complesso monumentale, circondata dal suo Parco storico.
Il PGT recepisce il sistema dei vincoli a carattere sovracomunale in particolare riferiti al parco storico dove si riconosce e tutelano le aree boschive presenti e il parco come parte della rete verde di ricomposizione paesaggistica.
I fabbricati del complesso della Villa si articolano, su due livelli fuori terra, intorno ad un sistema di corti:
– la corte a U dell’edificio monumentale su cui insiste l’accesso principale;
– il cortile rurale accessibile dalla via A. Doria, su cui affaccia l’ala nord oltre al corpo basso del lavatoio/deposito:
– il cortile rurale definito dai fabbricati rustici del complesso e separato dall’altro cortile da un edificio che non appartiene al complesso della Villa.
Cosa prevede il progetto?
Lo studio propone l’intervento di restauro e di nuova funzionalità del complesso storico della Villa e del suo parco nel rispetto della vocazione storica, artistica e paesaggistica ed in armonia con i criteri di tutela.
Ecco i tre punti principali:
1. Creare un polo culturale integrato di promozione e diffusione della cultura e luogo di incontro, scambio e relazione per la comunità e il territorio. A questo fine è prevista la realizzazione di una biblioteca, caffè letterario, sala mostre, sala polivalente e altre zone di interesse.
2. Valorizzazione della fruibilità del parco nel rispetto delle sue caratteristiche storiche e in continuità con il parco di Villa Mella con il quale viene creato un collegamento.
3. Potenziamento del centro storico. La trasformazione della Villa in un nuovo polo della cultura contribuisce a valorizzare anche l’area del centro storico in cui è collocato il complesso di Villa Medolago.
Alcuni principi progettuali da rispettare:
– modulare gli interventi in funzione dello stato di conservazione del manufatto;
– organizzare in zone funzionali per permettere un utilizzo differenziato nel tempo delle varie parti del complesso, anche ai fini di una conveniente differenziazione degli impianti di condizionamento e illuminazione;
– garantire la presenza di spazi flessibili e facilmente adattabili al cambiamento d’uso e di gestione.
Cosa c’è al piano terra
Il porticato principale rappresenta l’atrio principale di accesso e snodo al sistema dei servizi culturali pubblici
- Nuova biblioteca. Trasferimento dell’attuale biblioteca di Villa Mella in Villa Medolago-Attanasio. L’attività della biblioteca deve integrarsi con un’offerta ricca e diversa di attività culturali che amplino il bacino d’utenza alla scala territoriale, sia per fruizione turistica che delle attività che vi svolgeranno.
- Gallerie e sale studio
- Spazio bambini e ragazzi
- Nuova emeroteca
- Caffè letterario
- Shop, apertura di un piccolo esercizio commerciale
- Factory: spazi per attività creative e start-up
- Deposito, officina per attrezzature
Cosa c’è al primo piano
- altre sale lettura-biblioteca
- salone polivalente (circa 80-90 posti a sedere)
- uffici biblioteca
- Learning/working commons: vani e spazi attrezzati per lo studio e il lavoro a distanza
- sale esposizioni
- open space per laboratori
PAGINA IN AGGIORNAMENTO
Il Parco
Nuove funzioni del parco di Villa Rasini-Medolago sono legate alla scoperta del suo impianto settecentesco. Il parco è pensato come grande laboratorio all’aperto dove, con workshop e cantieri didattici, esperti di varie discipline e cittadini collaborano alla conoscenza e al restauro del bene: studi archivistici, memoria orale di chi ha avuto rapporti con il sito nei decenni del Novecento, documenti di diversa origine, saggi nel suolo, per capire come era e che tracce materiche ne sono rimaste. Anche in questo caso l’attività culturale si svolge fisicamente all’esterno, ma anche all’interno della villa, che può ospitare attività culturali preparatorie e didattiche.
Fasi di intervento e valorizzazione:
- Manutenzione del verde
- Fruizione del pubblico da subito
- Attività conoscitive: rilievo geometrico e botanico, stato di conservazione speditivo del patrimonio vegetale (VTA), studi storici e archivistici, esami in loco delle permanenze delle fasi precedenti del sito (giardino formale e attività agricole).
- Interventi strutturali in base agli studi
- Connessione con il parco di Villa Mella
Villa Molinari-Rasini-Medolago è una villa settecentesca nel centro di Limbiate con ingresso in Piazzetta delle Mimose. Con due piani, riprende la tipica forma a U delle ville milanesi e questo ha permesso di ricostruirne la storia.
La famiglia Molinari fu la prima proprietaria dell’abitazione. Sebbene non fosse di origini nobiliari, tentò comunque di raggiungere le maggiori cariche politiche dello Stato di Milano. Secondo le prime mappe, l’edificio era composto da una casa rustica con una parte nobiliare accessibile solo dal retro. La costruzione della vera e propria Villa, il cui progetto fu affidato ad uno degli architetti più noti dell’epoca, Giuseppe Bianchi, risale con ogni probabilità al 1760-1764.
Il progetto sorge su un complesso già strutturato di case, mentre il viale è stato realizzato più tardi, come si vede dall’entrata sul retro che presenta caratteristiche diverse rispetto alle altre ville coeve. Tra il 1764 e il 1767, il marchese Carlo Francesco dovette vendere alcuni beni per pagare i debiti contratti a causa della costruzione di questa villa. Dal 1786, dopo la morte di Carlo Francesco, la villa rimase disabitata e nel 1791 fu affittata al marchese Isimbardi per nove anni.
Nel 1795 i beni della famiglia Molinari vennero divisi tra Francesco Maestri e Carlo Chiesa. La villa limbiatese passò a Maestri e, dopo la sua morte nel 1807, alla vedova Giuseppa Maestri Molinari. Gli eredi nel 1827 decisero di venderla all’ingegnere Carlo Paganini e al signor Antonio Benussi, che ne diventò l’unico proprietario nel 1829. Negli anni successivi la Villa continuò a passare di mano in mano fino a quando, nel 1853, tornò finalmente ad essere una villa nobiliare con l’acquisto da parte del principe Carlo Luigi Rasini, che la restaurò con molta cura.
Quando il principe morì, nel 1860, le figlie Teresa e Clementina ereditarono i beni di Limbiate, tra cui la Villa Molinari, chiamata “Purenzella”. Questa arrivò nelle mani di Teresa, che sposò il conte Angelo Medolago: ecco allora che al nome Molinari-Rasini si aggiunse quello del conte neo-proprietario.
Negli corso degli anni la villa è stata al centro di alcune vicende giudiziarie che hanno coinvolto i proprietari successivi al conte Medolago, finendo con l’essere pignorata e messa all’asta.
Il 6 gennaio 2017 un incendio devastò il corpo centrale e l’ala ovest, causando significativi danni al tetto. La Villa rimase in stato di abbandono, il parco sommerso da rovi e sterpaglie, la sua bellezza inespressa.
Nel febbraio 2021, con un’offerta pari a 480.000 euro, il Comune di Limbiate è riuscito ad acquistare la Villa ed il suo immenso parco, cogliendo la possibilità di recupero e nuova destinazione dell’area.
L’ambizioso progetto, da subito messo in atto, prevede la messa in sicurezza dell’edificio e il recupero del verde che lo circonda.
Dopo anni di abbandono e di incuria, le operazioni di sfalcio e trinciatura avviate dall’Amministrazione comunale hanno già trasformato il volto di questo luogo, che tornerà presto a essere vissuto dai cittadini.
Un polmone verde di quasi 80.000 metri quadri nel pieno centro della città prenderà vita con l’unione dei parchi di Villa Mella e Villa Medolago.
Nel frattempo l’Amministrazione comunale ha avviato il percorso di intitolazione della Villa all’ambasciatore limbiatese Luca Attanasio. La Villa prenderà la denominazione di “Villa Attanasio (già Rasini-Medolago)
La Giunta comunale ha inoltre affidato al Politecnico di Milano lo studio di fattibilità per il recupero e la funzionalità di Villa Medolago-Attanasio. Il Sindaco Antonio Romeo ha richiesto di affidare lo studio ad un ente autorevole e capace di sviluppare un progetto completo per la città come il Politecnico. Lo studio è stato presentato al Consiglio Comunale il 28 maggio 2021.
Con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, in data 30 dicembre 2021 è stato concesso il finanziamento del progetto per un ammontare complessivo di 8.500.000€, dei quali 3,5 milioni già stanziati a bilancio dal Comune di Limbiate e 5 milioni di finanziamento ministeriale.
Il Comune di Limbiate, con Deliberazione della Giunta comunale n. 81 del 21/04/2021, ha avviato la procedura di intitolazione della Villa all’ambasciatore Luca Attanasio.
Il 22 febbraio 2021 il cittadino limbiatese Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, è stato ucciso in un attacco nel corso di una missione diplomatica nella parte orientale del Paese insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo.
Luca aveva sempre sognato il recupero della Villa e del suo parco nel centro della città, motivo per cui è stato avviato questo percorso di intitolazione.
Foto storiche
Video presentazione del progetto del Politecnico: Villa Medolago – Attanasio video