Una breve presentazione delle Nobili Dimore di Limbiate

Limbiate è la dimora di diverse Ville storiche che nel corso del tempo hanno ospitato famiglie nobiliari e di grande importanza per il territorio e la storia locale. Ecco una breve presentazione.

VILLA MELLA (via Dante, 31): Villa storica attualmente sede della Biblioteca comunale di Limbiate. Compare nelle mappe catastali del XVIII secolo, anche se sicuramente risale a molto prima. Nasce come casa rurale per contadini e, dopo vari passaggi di mano, arriva nel 1842 ad Ambrogio Bazzero, grazie al quale è diventata una vera e propria villa. La famiglia Bazzero si è occupata della ristrutturazione e le ha donato un giardino all’inglese.

 

 

 

VILLA PUSTERLA ARCONATI CRIVELLI (via Monte Grappa, 40): probabilmente la più importante Villa di Limbiate sia dal punto di vista storico che da quello artistico. Edificio originario probabilmente dell’alto Medioevo, la struttura attuale è opera dell’architetto Francesco Croce su indicazione del conte Stefano Gaetano Crivelli e risale al XVIII secolo. Dopo la morte di Giacomo Antonio Carcano, nel 1543, la villa e i territori di Mombello andarono in eredità ai nipoti Arconati, i quali la possedettero per circa due secoli per poi venderla, nel 1718, al senatore Giuseppe Angelo Crivelli. Questi la trasformò in una sede di incontri politici e sistemò il palazzo e i giardini. All’interno della Villa soggiornarono personaggi di grande importanza storica come il re delle due Sicilie Ferdinando IV e, più notoriamente, Napoleone Bonaparte assieme alla madre e alle tre sorelle. Proprio nell’Oratorio di San Francesco adiacente alla Villa le sorelle di Napoleone Elisa e Paolina convolarono a nozze nel 1797.

 

VILLA ATTANASIO (già Rasini-Medolago) (Piazzetta delle Mimose, 3): Villa Molinari-Rasini-Medolago è una villa settecentesca nel centro di Limbiate con ingresso in Piazzetta delle Mimose. Con due piani, riprende la tipica forma a U delle ville milanesi. Scopri la storia completa cliccando qui.

 

 

 

 

PALAZZO CASTIGLIONI (via Mazzini, 9): Villa appartenente originariamente alla famiglia Castiglioni, di nobilissime origini, che si insediò a Limbiate già a partire dal 1400 portando in dote ville e terreni. Fino a parte dell’800 è rimasta proprietà della stessa famiglia mentre, a inizio ‘900, è stata ceduta con i terreni a Ernesto Bosisio. Attualmente è sede di uffici. Una curiosità: nel giardino della Villa vive ancora oggi una grande pianta di Ginkgo Biloba piantumata originariamente dai Castiglioni, dai quali prende il nome anche l’Istituto Agrario di Limbiate.

 

 

 

VILLA IDA (Pinzano): Costruita nel 1925 dal pinzanese Leopoldo Lecchi e dedicata alla moglie Ida in stile “chalet” svizzero, in anni recenti è stata demolita e poi ricostruita in stile moderno dall’erede di Lecchi, attuale proprietario. La Villa all’epoca della costruzione presentava un ampio giardino piantumato con alberi di mele.

 

 

 

 

VILLA CATTANEO (via Dante, 25): Villa costruita nei primi anni dell’Ottocento per volere di Carlo Cattaneo, uomo di cultura ed esperto di bachicoltura. Si tratta della prima residenza padronale, costruita nel centro della città e circondata da un vastissimo giardino. Sempre Cattaneo acquistò diversi terreni anche a Pinzano, dove fece costruire un caseggiato per la moglie, cascina Carolina, e un grande magazzino per la coltura dei bachi da seta, cascina Dandolo.

 

 

 

VILLA CAPPONAGO (Via Mazzini, 15): La Villa apparteneva alla casata milanese del Conte Luigi Giovio con i nobili Lattuada sin dal 1500. Alla morte di Giuseppe Lattuada, la villa andò in eredità al primogenito Giò Battista che, a causa di investimenti incauti, la perse nel 1700. Passò di mano in mano fino ad arrivare, nel 1871, al Marchese Capponago Dal Monte. Oltre a villa e giardino, il contesto era arricchito dal celebre “Caffè House”, utilizzato come bar dagli ufficiali austriaci in Lombardia. Nel 1945 la proprietà passò al signor Angelo Marelli di Paderno Dugnano e i suoi eredi ne sono ancora proprietari.

 

 

VILLA FORNACE POGLIANI (via Giotto, 56): Costruzione databile al 1925, è una classica villa padronale con torretta belvedere e un bel parco. Per diverse generazioni è stata la residenza dei proprietari della fornace di Pinzano, finché questa cessò l’attività nel 1982.

 

 

 

 

CAPPELLA MANZI (Oratorio Ss. Carlo e Anna) (via Matteotti-Dante): Nel 1769 il marchese Gerolamo Talenti di Fiorenza aveva chiesto l’autorizzazione per costruire un Oratorio pubblico per i contadini al fine di permettere loro di partecipare alla Messa. L’autorizzazione venne accordata e l’oratorio fu costruito all’angolo tra via Matteotti e via Dante, dove oggi sorgono alcuni negozi. Un documento firmato dal parroco Alessandro Castelfranchi, datato 31 luglio 1858, afferma che la Cappella è di proprietà del Dott. Luigi Manzi, da cui trae la denominazione.